Archivio attualità 2015

22/12/2015

Merry Christmas and a Happy New Year!

Le vibrazioni pre-natalizie si fanno sempre più sentire e le attività' di preparazione al Natale sono in pieno svolgimento.

I terremoti purtroppo continuano a non essere prevedibili, ma anche per il 2016 continueremo a tenere aperte le nostre orecchie sismiche.

Vi auguriamo buone feste e buon anno nuovo!

Il Servizio Sismico Svizzero

Merry Christmas and a Happy New Year!

22/12/2015

Portale "Strong-Motion" del SED

E’ disponibile un nuovo servizio del SED dedicato alla distribuzione delle registrazioni di terremoti rilevanti in Svizzera: strongmotionportal.seismo.ethz.ch. Attraverso il portale e’ possibile accedere ai valori di picco del moto del suolo e agli spettri di risposta delle registrazioni entro pochi minuti dall’occorrenza di ogni terremoto di magnitudo ML ≥ 2.5 in Svizzera per il quale esita una localizzazione manuale. Il portale supporta lo scaricamento delle forme d’onda attraverso ArcLink. Attraverso questo servizio sono disponibili tutte le registrazioni digitali e di alta qualità’ dei terremoti avvenuti a partire dal 1990. Il processamento dei dati e’ completamente automatico, senza intervento umano.

Il portale “Strong-Motion” del SED e’ simile al portale europeo RRSM (orfeus-eu.org/rrsm) ed e’ stato sviluppato in collaborazione con ORFEUS Data Centre.

Portale

03/12/2015

Portale sui pericoli naturali ora anche in romancio

Il portale sui pericoli naturali della Confederazione è da ora disponibile anche in romancio. Su www.privels-natira.ch si trovano da subito informazioni sullo stato dei pericoli naturali nella quarta lingua nazionale.

Portale sui pericoli naturali ora anche in romancio

19/11/2015

Due sciami sismici attivi nel Vallese

Dal mese di giugno di quest’anno nel Vallese sono attive due sequenze sismiche a una distanza tra loro di circa 12 km, le quali nella maggior parte dei casi non vengono percepite dalla popolazione. Una è situata a circa 5 km a nord-est di Sion e l’altra all’incirca a 6 km a nord di Sierre.

Lo sciame sismico di Sion è stato preceduto da un terremoto di magnitudo 3.0 il 20 giugno 2015. Mentre la sismicità direttamente in seguito a questo fenomeno era molto ridotta, da inizio ottobre il SED registra un aumento dell’attività sismica. La maggior parte dei terremoti rilevati si è verificata a una profondità di circa 8 km e quindi probabilmente nei basamenti cristallini. Si era già assistito a una simile sequenza di scosse nel 2011 all’incirca a 2 km a nord-ovest di Sierre. Grazie al potenziamento della rete sismica del SED e all’utilizzo di nuovi metodi analitici, nel frattempo siamo in grado di rilevare anche le scosse di minima entità con magnitudo inferiori allo zero.

A nord di Sierre l’attività dello sciame sismico si è intensificata a partire da metà ottobre. In questo periodo si è verificato anche il terremoto più forte registrato finora, la cui magnitudo era di 3.1 (14.10.2015). La seconda scossa più intensa (magnitudo 2.7) è stata rilevata il 18.11.2015. Gli ipocentri dei terremoti sono situati a una profondità di circa 4 km. La storia mostra come già in passato questo territorio abbia fatto registrare simili tassi di attività. Nell’estate del 1996, ad esempio, si sono verificate tre scosse di magnitudo pari a 2.5 o superiore.

Nonostante i due sciami si collochino l’uno vicino all’altro sia in termini spaziali che temporali, al momento non ci sono indicazioni che facciano pensare a una correlazione diretta tra loro. Inoltre, alcune analisi storiche dimostrano che tali sequenze nel Vallese non rappresentano niente di inusuale. Di solito l’attività degli sciami sismici cessa dopo alcune settimane o mesi; in casi rari le scosse aumentano di numero e intensità con il passare del tempo.

Due sciami sismici attivi nel Vallese

26/10/2015

Tutti i pericoli naturali in un’app della Confederazione

Da oggi, tutte le allerte e le segnalazioni di pericolo naturale emanate dalla Confederazione sono disponibili nell’app gratuita di MeteoSvizzera, uno strumento che va a completare l’offerta del portale della Confederazione sui pericoli naturali www.pericoli-naturali.ch. Le segnalazioni di terremoti eventualmente percepibili vengono trasmesse automaticamente all’app e rappresentate sulla cartina generale. L’app è disponibile per iOS, Android e Windows e può essere scaricata dai rispettivi store.

A differenza degli altri pericoli naturali, in caso di terremoto non è possibile inviare anticipatamente un’allerta. Infatti, i terremoti possono generalmente verificarsi in ogni parte della Terra e in qualsiasi momento. Per ogni regione a rischio, il Servizio Sismico Svizzero (SED) segnala nell’app di MeteoSvizzera e su pericoli-naturali.ch gli effetti attesi a seguito di un terremoto con una magnitudo uguale o superiore a 2.5. Il livello di pericolo attribuito alle regioni a rischio ubicate in prossimità del luogo in cui si è verificato il terremoto (epicentro) è più elevato di quello assegnato alle regioni più lontane. Questi livelli di pericolo si riferiscono all’intensità – ovvero alla misura degli effetti di un terremoto – registrata dal sisma in una determinata regione a rischio. Alcuni livelli di pericolo sono inoltre definiti da una stima approssimativa sulla probabilità che si presentino delle scosse di assestamento. Qui trovate una spiegazione dettagliata sul livelli di pericolo.

Le segnalazioni di terremoto generate in modo automatico sono generalmente disponibili in pochi minuti e hanno principalmente lo scopo di informare immediatamente la popolazione, i media e le autorità su terremoti eventualmente percettibili in Svizzera. I sismologi di servizio al SED controllano queste segnalazioni dopo il loro invio automatico apportando, raramente, piccole correzioni. Purtroppo, in un sistema automatizzato, il rischio di inviare falsi allarmi non può essere totalmente escluso. Per questo motivo, le segnalazioni di terremoto vengono rappresentate immediatamente sulla carta dei pericoli ma non inviate sotto forma di notifiche push.

Trovate una panoramica di tutti i canali di informazione del SED in caso di evento sismico alla rubrica «Sempre informati».

Comunicato stampa rilasciato dall’istituto pericoli naturali della Confederazione sulla versione avanzata dell’app di MeteoSvizzera

MeteoSwiss App: Google PlayApp StoreWindows Store

Tutti i pericoli naturali in un’app della Confederazione

26/10/2015

Starkes Erdbeben im Hindukusch (Grenzregion Afghanistan-Pakistan)

Am Montag, 26. Oktober 2015 hat um 09:09 Uhr (UTC) ein Erdbeben der Stärke 7.5 Afghanistan und Pakistan erschüttert. Der Ausgangspunkt des Bebens lag in den Hindukusch Bergen in einer Tiefe von etwa 200 km.

Kabul und Islamabad wurden stark erschüttert, das Beben war zudem in bis zu 1000 km entfernten Städten deutlich spürbar. Dazu gehören Dehli in Indien, Lahore in Pakistan,  Taschkent in Usbekistan oder Dushanbe in Tadschikistan. Schäden werden vor allem in den Berggebieten bei verletzbaren Gebäude erwartet zudem ist mit zahlreichen Erdrutschungen zu rechnen.

Ähnliche Ereignisse (Lage, Tiefe und Magnitude) ereigneten sich schon 1921, 1949, 1965, 1983, 1985 und 2002, das heisst, alle 20 Jahren im Durchschnitt.

Das genaue Schadensausmass ist noch nicht bekannt, es sind aber bereits über hundert Todesopfer alleine in Pakistan zu beklagen. Im Jahr 2002 haben beim letzten grösseren Beben 150 Leute ihr Leben verloren. Für das Beben vom 26. Oktober ist von schwerwiegenderen Konsequenzen auszugehen. Unter anderem, weil die betroffenen Gebiete politisch unstabil und für die Rettungskräfte schwierig zu erreichen sind.

Starkes Erdbeben im Hindukusch (Grenzregion Afghanistan-Pakistan)

04/09/2015

Nuovo risveglio dello sciame sismico presso Diemtigen (BE)

Gli sciami sismici sono una caratteristica tipica dell’attività sismica in Svizzera e ogni anno il Servizio Sismico Svizzero (SED) ne registra una notevole quantità. Tali sequenze sismiche sono caratterizzate dal fatto che le successioni sismiche non possono essere suddivise chiaramente in scosse premonitrici, scosse principali e scosse di assestamento. Le scosse di uno sciame sismico, il cui numero può variare da pochi a molte migliaia di eventi, si manifestano ad intervalli di tempo e di spazio strettamente collegati e possono durare da poche ore a diversi anni. Poiché gli sciami sismici al di fuori della Svizzera spesso si manifestano in zone di attività vulcanica con attività magmatiche e idrotermali, si presume che siano correlati con lo spostamento dei fluidi (gas e liquidi) all’interno della crosta terrestre.

Uno degli sciami sismici più attivi che il SED ha registrato dalla sua fondazione si verifica attualmente presso Diemtigen nell’Oberland bernese. Tra l’aprile e il dicembre del 2014 in questa zona sono stati registrati oltre 144 eventi di magnitudo pari o superiore a 0.5. Le tre scosse più forti in questo intervallo di tempo si sono verificate il 10 maggio (magnitudo 2.7), il 25 giugno (magnitudo 2.7) e il 15 ottobre (magnitudo 3.2). Dal gennaio 2015 l’attività dello sciame sismico è chiaramente diminuita, scomparendo quasi del tutto durante i mesi estivi fino alla sua nuova intensificazione nella metà di luglio. Da allora il SED ha registrato 21 scosse di magnitudo pari o superiore a 0.5, mentre la scossa più forte di magnitudo 2.7 si è verificata il 15 agosto.

Per meglio esaminare lo «sciame di Diemtigen», tra il giugno 2014 e l’aprile 2015 il SED ha installato nella regione interessata tre stazioni sismiche mobili. Una prima analisi mostra che le scosse si sono verificate in un’ampia zona in forte pendenza con un’estensione di 400 per 700 metri e a una profondità di circa 9 chilometri. È stato inoltre possibile osservare un complesso schema di spostamento dell’attività sismica lungo questa zona. Una procedura di rilevamento altamente sensibile ha permesso di individuare scosse fino a magnitudo –1.5. Tra il gennaio 2014 e il settembre 2015 sono quindi state rilevate oltre 2300 microscosse che riproducono un’immagine dettagliata dell’attività dello sciame sismico (vedi illustrazione 1).

Un nuovo aumento dell’attività sismica dopo una fase più tranquilla non è nulla di straordinario, non permette tuttavia di trarre alcuna conclusione relativa al futuro andamento dello sciame sismico. Nella maggior parte dei casi l’attività degli sciami sismici cessa dopo alcune settimane o mesi; in casi rari le scosse aumentano di numero e intensità con il passare del tempo.

Nuovo risveglio dello sciame sismico presso Diemtigen (BE)

01/09/2015

Terremoti – un pericolo che va considerato seriamente in Svizzera

Dopo dieci anni di intensi lavori di ricerca, il Servizio Sismico Svizzero (SED), con sede presso il Politecnico federale di Zurigo, ha realizzato un modello di pericolosità sismica aggiornato, il quale conferma che i terremoti sono un pericolo che va considerato seriamente in Svizzera.

Le stime mostrano che i terremoti sono il pericolo naturale dal potenziale di danno più elevato in Svizzera. Su incarico della Confederazione il SED sorveglia l’attività sismica e stima la pericolosità sismica in Svizzera. Inoltre pubblica a intervalli regolari un modello che descrive possibili terremoti futuri e i relativi movimenti del terreno. Il modello di pericolosità sismica aggiornato, che è stato pubblicato di recente, si basa su migliori modelli di previsione, su dati nuovi e molto più precisi nonché su stime di fonti storiche rielaborate. Il modello in questione sostituisce quello del 2004 e consente una valutazione notevolmente più affidabile. Specialisti e rappresentanti delle autorità lo utilizzano come base per prendere decisioni nel settore della prevenzione dei sismi e della gestione del rischio.

Complessivamente la stima della pericolosità per le singole regioni è leggermente cambiata rispetto al 2004: il Vallese rimane la regione in cui il tasso di pericolosità è maggiore, seguito da Basilea, i Grigioni, la valle del Reno nel canton San Gallo e la Svizzera centrale. In base alle stime del SED solamente il cantone dei Grigioni, in particolare l’Engadina, presenta una pericolosità leggermente più elevata rispetto alla stima precedente, dovuta soprattutto a una modifica nella valutazione dei sismi del passato.

Attraverso i nostri strumenti Web potete scoprire e confrontare ulteriori mappe per altri parametri di scuotimento e periodi di ritorno.

Ulteriori informazioni sul modello di calcolo della pericolosità sismica sono disponibili in questa pagina.

Gli esperti possono trovare ulteriori informazioni, dati e parametri in questa pagina.

La Sua opinione conta! Cosa ne pensa delle informazioni concernenti la pericolosità sismica aggiornata? Clicchi qui per andare al questionario.

Flyer „Pericolosità sismica Svizzera“

Terremoti – un pericolo che va considerato seriamente in Svizzera

11/08/2015

Scientifica 2015: Mit Lichtgeschwindigkeit vor Erdbeben warnen?

Über elektromagnetische Wellen können gemessene Erdbebensignale bereits heute mit Lichtgeschwindigkeit übertragen werden. Der Schweizerische Erdbebendienst geht der Frage nach, wie Licht künftig noch besser dabei helfen kann, die Auswirkungen von Erdbeben einzudämmen.

Trotz vielfältigen Erkenntnisgewinnen bleibt in der Seismologie einiges im Halbdunkeln. Mit einer grossflächigen Projektion auf ein Relief der Schweiz, Informationen zu Erdbebenlichtern sowie Erläuterungen zur Erdbebenfrühwarnung bringen wir an der Scientifica etwas Licht ins Dunkle! Sie haben zudem Gelegenheit, Ihre Reaktionsfähigkeit nach dem Eintreffen eines Erdbebenalarms zu testen, mehr über das empfohlene Verhalten im Ereignisfall zu lernen sowie im Erdbebensimulator verschiedene Beben hautnah mitzuerleben.

Besuchen Sie uns im ETH Hauptgebäude! Die Scientifica findet am Wochenende vom 5. und 6. September 2015 statt.

Scientifica 2015: Mit Lichtgeschwindigkeit vor Erdbeben warnen?

04/08/2015

"Forschung live" mit dem SED

Die Akademie der Naturwissenschaften Schweiz (SCNAT) macht anlässlich ihres 200-jährigen Jubiläums Naturwissenschaften auf vielseitige Weise erlebbar. Unter dem Motto „Naturwissenschaften erlebbar nah“ koordiniert sie schweizweit diverse Veranstaltungen für Gross und Klein. Der Schweizerische Erdbebendienst (SED) beteiligt sich mit zwei Beiträgen an „Forschung live“:

12. August 2015, 19.30 bis 21.00 Uhr, Sozialarchiv Zürich
Remo Grolimund, Historiker beim SED, präsentiert das Buch „Die Naturforschenden“ mit einer multimedial begleiteten Lesung aus seinem Beitrag über den Schweizer Geophysiker und Grönlandforscher Alfred de Quervain.

Eine weitere Gelegenheit das Buch "Die Naturforschenden" kennenzulernen bietet sich am 2. September in Bern!

14. August 2015, 18.15 bis 19.30 Uhr, ETH Zürich, Gebäude NO
Erfahren Sie im Vortrag „Erdbebenland Schweiz“ mehr über die Naturgefahr mit dem grössten Schadenspotential hierzulande und erleben Sie im Erdbebensimulator, wie sich ein Erdbeben anfühlt.

29/07/2015

Tre mesi dopo il violento terremoto in Nepal

Il 25 aprile 2015 un terremoto di magnitudo 7.8 ha fatto tremare il Nepal, causando danni di grandissima entità. Il Servizio Sismico Svizzero ha realizzato un foglio informativo per gettare uno sguardo dal punto di vista sismologico sugli ultimi tre mesi. In questa pubblicazione vengono trattate tematiche differenti, come quella dell’attività sismica verificatasi dopo il terremoto all’interno della regione nonché quella della questione riguardante le scosse future e le loro possibili conseguenze.

Scaricate il foglio informativo (in inglese)

Tre mesi dopo il violento terremoto in Nepal

30/06/2015

Il SED a Expo Milano 2015

Fino al 2 agosto 2015 il padiglione svizzero presente a Expo Milano 2015 mostra il filmato "Water – The Source of Life", nel quale il Politecnico federale di Zurigo presenta alcuni ricercatori che si occupano di questioni fondamentali relative all’acqua. Claudia Röösli, dottoranda di ricerca presso il SED, è una di questi. Tramite i sismografi, la ricercatrice studia i sismi nel ghiaccio con l’obiettivo di scoprire di più sul flusso dei ghiacciai e trarre delle conclusioni sulle conseguenze del cambiamento climatico.

Cliccate qui per visualizzare il video "Water – The Source of Life" (intervento del SED a partire dal minuto 2:12)

Scoprite di più sui sismi nel ghiaccio

Il SED a Expo Milano 2015

20/06/2015

Spürbares Erdbeben bei Sion (VS)

Am Samstag den 20. Juni 2015 um 12:30 Uhr (Lokalzeit) hat sich 5 km nordöstlich von Sion (VS) in einer Tiefe von 8.5 km ein Erdbeben mit der Magnitude von 3.0 ereignet. Das Epizentrum lag in der Gemeinde Ayent.

Die Erschütterungen waren vor allem in der Region zwischen Sion und Sierre für die Bevölkerung sehr gut spürbar. Das Rhonetal ist aufgrund seiner Bodenbeschaffenheit (weiche Sedimente) bekannt für die deutliche Verstärkung von Erdbebenwellen. Aus diesem Grund sind zahlreiche Verspürtmeldungen aus der Bevölkerung des Rhonetals auf der Internetseite des Erdbebendienstes eingegangen. Bei einem Erdbeben dieser Stärke sind jedoch keine Schäden zu erwarten.

Das Wallis und im Speziellen die Region nördlich von Sion/Sierre hat die höchste Erdbebenaktivität in der Schweiz. In diesem Gebiet ereignete sich 1946 das letzte grosse Erdbeben in der Schweiz. Mit einer Magnitude von 5.8 hat es zahlreiche Schäden an Gebäuden in den damals noch weniger dicht besiedelten Städten Sion und Sierre verursacht.

Das Epizentrum des Erdbebens vom 20. Juni 2015 lag etwas näher an Sion verglichen mit den Erdbeben, welche sich in den letzten Jahren in dieser Region ereignet hatten. Zum Beispiel erschütterten im Januar 2010 drei Beben mit einer Magnitude grösser als 3.0 Sierre und die nähere Umgebung und 2003 ereigneten sich zwei Erdbeben mit Magnitude 3.5 einige Kilometer weiter nördlich als das aktuelle Beben.

Spürbares Erdbeben bei Sion (VS)

15/06/2015

Terremoto nei pressi di Bourg-Saint-Pierre (VS)

Il giorno 15 Giugno 2015 alle ore 05:14 (ora locale) il Servizio Sismologico Svizzero ha registrato un evento sismico vicino Bourg-Saint-Pierre (VS). Il terremoto di  magnitudo 3.2 è avvenuto a circa 3 km di profondità. L’epicentro è stato localizzato vicino al confine con l’Italia ed è stato percepito da alcune persone nel canton Vallese. L’ultimo evento in questa regione è stato registrato il 28 Dicembre 2014 vicino Chamonix (F), con una magnitudo pari a 2.5. Circa 200 terremoti vengono registrati ogni anno nel canton Vallese. Negli ultimi 15 anni, 72 eventi sono stati avvertiti dalla popolazione.

Terremoto nei pressi di Bourg-Saint-Pierre (VS)

12/05/2015

Un altro violento terremoto in Nepal

Un altro violento terremoto con una magnitudo di 7.3 ha colpito il Nepal il 12 maggio 2015 alle 7:05 (UTC) (9:05 in Svizzera, 12:50 ora locale). L’epicentro si trovava 80 km in direzione nordest rispetto a Kathmandu, nei pressi del Mount Everest al confine con il Tibet a una profondità di circa 15 km. Anche questa volta il sisma si è verificato al confine tettonico tra l’India e l’Asia, alla stessa profondità all’estremità orientale della frattura del terremoto del 25 aprile 2015. Si stima che si siano verificati ulteriori danni nella zona a est di Kathmandu. Ci si attendono forti scosse di assestamento e non si può escludere il verificarsi di un ulteriore terremoto ancora più violento.

Ai seguente link trovate maggiori informazioni sul terremoto: USGS.

Un altro violento terremoto in Nepal

04/05/2015

1o posto nella categoria Scienze della terra e del mare

Nella classifica QS World University Rankings suddivisa per discipline, quest’anno il Politecnico federale di Zurigo si è piazzato al 1o posto per quanto concerne le Scienze della terra e del mare. La graduatoria prende in considerazione la reputazione accademica, la stima di cui gode il datore di lavoro e l’influenza sulla ricerca. Il Dipartimento di Scienze della terra (D-ERDW), il quale è associato al SED, ha raggiunto per la prima volta la vetta della classifica, dopo la nona posizione dello scorso anno. Il Politecnico federale di Zurigo complessivamente occupa il 12o posto nella classifica delle università e conserva quindi la posizione dell’anno precedente. Il Servizio Sismico Svizzero è fiero di questi eccellenti risultati e ringrazia per la proficua collaborazione.

1o posto nella categoria Scienze della terra e del mare

27/04/2015

Violento terremoto in Nepal

Sabato 25 aprile 2015 alle ore 6:11 (UTC) il Nepal è stato colpito da un terremoto di magnitudo 7.8. Il sisma si è verificato a circa 80 chilometri a nordovest della capitale di Kathmandu a una profondità di 15 chilometri, un fenomeno quest’ultimo che rientra tra i dieci terremoti più violenti dell’Himalaya mai registrati strumentale. In Nepal, l’ultimo terremoto di simile intensità risale a 80 anni fa, nel 1934, e ha registrato una magnitudo di 8.2. L’ultimo sisma di notevole entità in questa zona ha colpito il Kashmir e il Pakistan nel 2005 con una magnitudo di 7.6.

La regione dell’Himalaya è una delle zone sismiche più attive al mondo e al suo interno si verificano spesso terremoti di maggiore entità. La causa di tutto ciò è la collisione della placca indiana con quella eurasiatica, anche se l’India si sposta relativamente di quasi 5 cm all’anno verso l’Eurasia. Il confine delle placche che si muove in direzione est-ovest forma diverse faglie principali e secondarie parallele tra loro, lungo una di queste è scaturito il terremoto di sabato. In base ai dati conosciuti finora la superficie di frattura si estende dall’epicentro in direzione est-sudest lungo un tratto di circa 150 km e in direzione nord-sud per circa 50 km. Kathmandu, la capitale del Nepal, si trova direttamente su questa superficie di frattura. A confronto, le scosse registrate a ovest dell’epicentro in direzione di Pokhara sono state di minor entità.

In Europa, più precisamente lungo l’arco alpino, dove si scontrano la placca eurasiatica e quella africana, il tasso di collisione varia da 1 a 4 mm all’anno. Storicamente i sismi conosciuti di maggiore entità nelle Alpi sono all’incirca 20 volte più deboli (magnitudo 7) rispetto al terremoto in Nepal (magnitudo 7.8).

Nel frattempo si sono verificate numerose scosse di assestamento, alcune delle quali erano molto intense. Finora la scossa di assestamento più forte era paragonabile al terremoto di Basilea del 1356, il maggior evento sismico nonché quello più conosciuto della storia svizzera. Nelle prossime settimane ci si attendono altre forti scosse di assestamento, che potrebbero causare nuovi danni o anche valanghe e frane. Le scosse di assestamento continueranno per mesi e non si può escludere completamente che si verifichi un altro terremoto di notevole intensità. Tuttora non si conosce l’esatta entità dei danni, ma si parla già di diverse migliaia di vittime.

Ai seguenti link trovate maggiori informazioni sul terremoto:

Servizio del telegiornale del 26.04.2015 (in tedesco)

Deutsches GeoForschungsZentrum GFZ (in tedesco)

IRIS (in inglese)

USGS (in inglese)

EMSC (in inglese)

Violento terremoto in Nepal

06/04/2015

Kleineres Beben bei Bern

Am Montag, 6. April 2015 ist um 15:18 Uhr (Lokalzeit) nahe der Stadt Bern ein Erdbeben registriert worden. Das Epizentrum lag ca. 10 km südlich der Berner Innenstadt. Das Beben hatte eine Stärke von 2.6 auf der Richterskala. Aufgrund der geringen Tiefe (ca. 6 km) ist das Beben verbreitet verspürt worden. Bei einem Erdbeben dieser Stärke sind in der Regel keine Schäden zu erwarten.

Kleineres Beben bei Bern

19/03/2015

Terremoti indotti hanno "scosso" la Schatzalp

Dal 10 al 13 marzo 2015 si sono riuniti a Davos oltre 160 sismologi, geofisici, ingegneri, geologi e scienziati sociali in occasione del primo workshop della Schatzalp sul tema "Sismicità indotta". I terremoti causati dall’uomo negli ambiti della geotermia (in Svizzera soprattutto a Basilea e San Gallo), del fracking, dello stoccaggio della CO2 nel sottosuolo o anche dell’industria mineraria costituiscono un tema di scottante attualità e rilevanza. Scienziati di tutto il mondo hanno discusso sull’attuale stato della ricerca e sulle possibili implicazioni per il futuro. Il Servizio Sismico Svizzero ha organizzato il workshop in collaborazione con lo Swiss Competence Center for Energy Research (centro svizzero di competenza per l’approvvigionamento energetico, (SCCER-SoE), l’Ufficio federale dell’energia (UFE) e il Forschungskollegium Physik des Erdkörpers (consiglio di scienze fisiche della terra, FKPE).

Qui trovate ulteriori informazioni sul workshop

Maggiori informazioni sui sismi indotti sono disponibili qui

Terremoti indotti hanno

16/03/2015

Un meteorite lascia tracce sismiche

Il 15 marzo 2015 alle ore 20:45 diverse stazioni sismiche in tutta la Svizzera nord-occidentale hanno rilevato i segnali di un meteorite. Le onde sonore emesse dal meteorite sono state registrate per un periodo di quattro minuti dal canton Uri passando per Glarona e arrivando fino a oltre il lago di Costanza. Una stazione nei pressi di Andermatt (UR) è stata la prima a rilevare il meteorite. Al servizio sismico sono pervenute sette segnalazioni da parte di persone che hanno avvertito un boato. Analisi accurate dei dati sismici permettono di identificare la traiettoria ed il luogo di impatto del meteorite. Il SED collabora con esperti internazionali per migliorare la comprensione dell’evento. Sembra che alcuni frammenti del meteorite siano caduti in Ticino.

Un meteorite lascia tracce sismiche

12/03/2015

Due nuovi professori FNS

Il Fondo nazionale svizzero (FNS) ha recentemente assegnato 40 cattedre universitarie ai nuovi ricercatori più meritevoli. György Hetényi e Fabian Walter, due collaboratori del Servizio Sismico Svizzero (SED), hanno ricevuto una di queste cattedre che portano in dote CHF 1,5 milioni. Congratulazioni!

Dopo aver collaborato presso il SED per quattro anni, György Hetényi ha iniziato a lavorare all’università di Losanna, dove si dedica in maniera approfondita alle ricerche in 3D delle strutture e della modellazione dei processi che portano alla formazione delle Alpi e dell’Himalaya. Fabian Walter, che collaborava già presso il SED dal 2010 con oneri lavorativi variabili, continuerà a lavorare al Politecnico federale di Zurigo. Nell’ambito della sua attività in veste di professore FNS presso il Laboratorio di Idraulica, Idrologia e Glaciologia studia e indaga, con l’aiuto di dati sismici, come è possibile prevedere il franare di un ghiacciaio o la tracimazione di un lago glaciale.

Troverete maggiori informazioni sul sito web del FNS.

Due nuovi professori FNS

05/03/2015

Un migliore accesso ai dati relativi ai terremoti

Il Servizio Sismico Svizzero (SED) ha semplificato l’accesso per gli esperti ai suoi dati riguardanti i terremoti e ai suoi archivi relativi ai fenomeni naturali. Il portale di dati aperto al pubblico arclink.ethz.ch è stato rielaborato e ottimizzato. Da ora l’accesso alla rete delle stazioni e al catalogo dei terremoti è interattivo. È possibile scaricare dati sulle forme d’onda per periodi più lunghi o per determinate scosse. Inoltre si può accedere anche ai servizi online dell’International Federation of Digital Seismograph Networks (FDSN).

Qui trovate ulteriori informazioni.

Un migliore accesso ai dati relativi ai terremoti

26/02/2015

Die Stadt der Zukunft: bitte erdbebensicher!

Die Bilder nach den Erdbeben in Haiti, Japan, L’Aquila oder Christchurch haben sich tief eingeprägt: zerstörte Häuser, chaotische Szenen, Verletzte und Tote. Erdbeben bleiben auch für die Städte der Zukunft eine tödliche Gefahr, aber wir sind ihnen nicht machtlos ausgeliefert.

Hier geht es zum ganzen Artikel im Zukunftsblog der ETH Zürich

Die Stadt der Zukunft: bitte erdbebensicher!

04/02/2015

Interview avec un sismologue du SED sur les séismes près de Bienne

"En trois jours, la région de Bienne et du Jura bernois a tremblé cinq fois. Aujourd’hui encore à 12h21. L’événement n’est pas nouveau, mais attire toute l’attention du Service Sismologique Suisse qui n’exclut pas une catastrophe dans les années à venir. Le spécialiste Clotaire Michel évoque même la possibilité d’un tsunami dans l’un de nos lacs, même si, pour l’instant, les séismes qui touchent notre région ne sont, pour la plupart, qu’imperceptibles!"

Voici le reportage du canal alpha

Interview avec un sismologue du SED sur les séismes près de Bienne

03/02/2015

Quando è in arrivo il prossimo grande terremoto?

Per la zona di subduzione giapponese la risposta è «sempre», come spiegano i ricercatori del Servizio Sismico Svizzero (SED) nel loro articolo all’interno della rivista Nature Geoscience che esce oggi.

Il focus delle ricerche verteva sulla seguente domanda: in seguito a un grosso terremoto, quanto tempo deve trascorrere perché una faglia sia già pronta per una nuova scossa? La ricercatrice del SED, la dott.ssa Thessa Tormann, alla ricerca di risposte a riguardo insieme ai suoi colleghi del SED e dell’università di Tsukuba in Giappone, ha analizzato sulla base di metodi statistici i dati dei sismi (per un totale che raggiunge un milione di unità). Le scosse in questione sono state tutte rilevate all’interno della zona di subduzione sia prima che dopo il terremoto della regione di Tōhoku dell’11 marzo 2011, che ha fatto registrare una potenza di magnitudo 9. I risultati delle ricerche mostrano che lo stato di tensione risale in maniera sorprendentemente veloce e questo indica che, anche poco dopo un sisma talmente potente, la terra potrebbe già essere pronta per un’altra scossa di pari entità. Fortunatamente tali sismi si verificano in media ogni cento anni circa, ma se i risultati del SED verranno confermati, non esiste un periodo in cui ci si può considerare al sicuro in seguito a un grande terremoto.

Ecco un link che porta all’articolo «Randomness of megathrust earthquakes implied by rapid stress recovery after the Japan earthquake» (l’articolo può essere letto nella sua versione integrale solo dagli abbonati).

Lo snapshot 8 «Terremoti nella montagna di dati» illustra cosa possono rivelare ancora i dati relativi ai terremoti.

Quando è in arrivo il prossimo grande terremoto?

02/02/2015

Drei spürbare Beben bei Biel

Seit dem 31. Januar 2015 haben sich bei Biel mehrere kleine Erdbeben ereignet. Davon sind drei von der Bevölkerung verspürt worden. Am stärksten wahrgenommen wurde das Beben vom 31. Januar um 22:54 Uhr mit einer Magnitude von 3.1, wie aus über 300 Verspürtmeldungen hervorgeht. Vor allem rund um den Bielersee sowie im südlichen Jura wurde das Beben deutlich wahrgenommen. Wenige Personen meldeten zudem, das Beben vom 31. Januar um 23:20 Uhr (M = 2.0) verspürt zu haben sowie jenes vom Montagmorgen, 2. Februar um 05:05 Uhr (M = 2.6). Schäden sind bei Erdbeben dieser Stärke nicht zu erwarten.

Die letzten spürbaren Beben bei Biel mit Magnituden von 2.7 und 3.2 ereigneten sich am 8. Januar 2014. Bis zum 30. Januar 2014 registrierten die Messgeräte des SED über 25 Nachbeben. Mit Magnituden zwischen 0.6 und 2.2 waren sie aber zu schwach, um von vielen Personen verspürt zu werden. Eine solche Häufung von kleineren Nachbeben stellt in der Umgebung von Biel nichts Aussergewöhnliches dar. Ein Blick in die nähere Vergangenheit verrät, dass sich bei Saint-Ursanne, Solothurn oder Fribourg ähnliche Sequenzen ereignet haben. Sie richteten allesamt keine Schäden an.

Auch dieses Jahr haben sich bereits einige Nachbeben bei Biel ereignet, die für die Bevölkerung nicht spürbar waren. Solche Erdbebensequenzen klingen in der Regel von selbst wieder ab, in seltenen Fällen entwickeln sie sich zu einem länger anhaltenden Erdbebenschwarm oder nehmen gar mit der Zeit in Stärke und Anzahl zu. Die Entwicklung eines Erdbebenschwarms lässt sich genauso wenig verlässlich vorhersagen wie Erdbeben im Allgemeinen.

Drei spürbare Beben bei Biel

31/01/2015

Earthquake near Biel (BE)

Near Biel (BE), the Swiss Seismological Service registered an earthquake on January 31, 2015 at 22:54 (local time). The event had a magnitude of 3.1 and occurred at a depth of 9.6 km. Although the earthquake could be felt over a wide area no damage is expected.

Earthquake near Biel (BE)

27/01/2015

Terremoti in Svizzera nel 2014: Bilancio

Rispetto agli anni precedenti, con circa 950 terremoti il numero dei sismi registrati è quasi raddoppiato (2013 circa 600 terremoti, 2012 circa 500 terremoti). La ragione di questo aumento è riconducibile in primo luogo al fatto che l’ampliamento e la maggiore densità della rete di misurazione sismica negli ultimi anni ha permesso di registrare più sismi con magnitudo molto deboli. Inoltre nel 2014 si sono verificate in Svizzera diverse sequenze sismiche, il che ha contribuito ad aumentare il numero dei terremoti registrati. Le magnitudo degli eventi sismici registrati nel 2014 si sono attestate fra i –0.4 e i 3.2 gradi della scala Richter. Il numero dei terremoti eventualmente percettibili con magnitudo pari o superiore a 2.5, in totale 21, si attesta intorno alla media registrata negli ultimi 39 anni (23 episodi all’anno).

Degna di nota è stata la sequenza sismica a Diemtigen (BE), a ovest del lago di Thun. Tra l’aprile e il dicembre del 2014 sono stati registrati oltre 260 eventi. I tre terremoti più forti si sono verificati il 10 maggio (magnitudo 2.7), il 25 giugno (magnitudo 2.7) e il 15 ottobre (magnitudo 3.2).

La popolazione ha in parte percepito chiaramente, oltre alle più potenti scosse della sequenza sismica di Diemtigen, anche i due terremoti nella regione di Bienne dell’8 gennaio (magnitudo 2.8 e 3.2), il terremoto a Volketswil (ZH) dell’8 novembre (magnitudo 2.8) nonché quello verificatosi a Walenstadt (SG) il 14 novembre (magnitudo 3.1). Nessuno di questi eventi è stato abbastanza intenso da causare danni.

In generale, nel 2014 i terremoti si sono concentrati, analogamente agli anni precedenti, soprattutto nel Vallese e nel cantone dei Grigioni. Ma anche la regione compresa fra il lago di Walenstadt e il Liechtenstein, la Svizzera centrale, il canton Friburgo e il Giura sono stati interessati da un’intensa attività sismica.

Comunicato stampa "Terremoti in Svizzera nel 2014: Bilancio".

 

 

Terremoti in Svizzera nel 2014: Bilancio

25/01/2015

Erdbeben bei Guarda (GR)

Am 25. Januar 2015 ereignete sich um 18:34 Uhr im Kanton Graubünden bei Guarda ein Erdbeben der Magnitude 3.0 in einer Tiefe von ca. 8 km. Das Erdbeben dürfte vereinzelt verspürt worden sein. Schäden sind bei einem Erdbeben dieser Stärke in der Regel nicht zu erwarten. Ein Nachbeben mit einer Magnitude von 2.3 ereignete sich um 18:38 Uhr.

Erdbeben bei Guarda (GR)

20/01/2015

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