Anche se i terremoti non possono essere previsti e non esiste una protezione completa, prima di intraprendere un viaggio in una zona sismica potete prendere le seguenti misure di precauzione individuali.
Prima di iniziare il viaggio, informatevi se la vostra destinazione si trovi in una zona sismica. Più avanti in questa stessa pagina troverete inoltre apposite mappe e una selezione di paesi che presentano una particolare pericolosità sismica. Per viaggi in una regione recentemente colpita da un forte terremoto, informatevipresso l’organizzatore del viaggio oppure presso le autorità e i media locali riguardo la situazionesul posto e l’effettiva fattibilità del viaggio.
I comportamenti consigliati durante e dopo un terremoto all’estero non sono diversi da quelli consigliati in Svizzera (vedere Come comportarsi prima, durante e dopo un terremoto).
In caso di soggiorno in località costiere, prestate particolare attenzione anche a possibili tsunami. Se percepite delle scosse in una zona costiera pianeggiante, cercate di raggiungere nel più breve tempo possibile un luogo a quota più alta nell’entroterra. Anche i terremoti che si verificano più lontano possono generare un’onda di maremoto nella località del vostro soggiorno. Seguite le istruzioni delle autorità locali e informatevi anticipatamente sui sistemi locali di allerta tsunami così come sulle vie di fuga e di evacuazione. Abbandonate il vostro rifugio solo dopo che le autorità locali hanno dato il segnale di cessato allarme, perché a volte le onde successive possono arrivare anche molto tempo dopo.
Una panoramica dei vari fornitori ufficiali di servizi di allerta tsunami è disponibile qui.
Il 90% dei terremoti che si verificano nel mondo ha origine lungo la cosiddetta “cintura di fuoco”. Si tratta della regione sismica più attiva e riguarda i territori della costa occidentale del Sud-, Centro- e Nord-America, il Giappone, la Papua Nuova Guinea, la Nuova Zelanda, il Pacifico meridionale o le Filippine.
I paesi europei che presentano un’alta pericolosità sismica sono soprattutto la Grecia, l’Italia, la Turchia, i paesi balcanici, l’Islanda e la Romania. La Svizzera, insieme alla Spagna e al Portogallo, rientra nel gruppo di pericolosità media. Anche se la Germania, la Norvegia e la Gran Bretagna vantano una bassa pericolosità sismica, i terremoti non possono essere completamente esclusi neanche in queste regioni.