26/01/2022

Terremoti nel 2021 in Svizzera

Lo scorso anno il Servizio Sismico Svizzero (SED) con sede all’ETH di Zurigo ha registrato poco più di 1100 terremoti in Svizzera e nelle regioni limitrofe. Si tratta di un valore leggermente inferiore agli anni precedenti, che può essere ricondotto tra le altre cose al fatto che nel 2021 non si sono verificati grandi sciami sismici. Al tempo stesso, tuttavia, il numero di sismi di magnitudo compresa tra 2.5 e 4.1 è stato superiore alla media pluriennale.

Nel 2021 si sono verificati tre sismi di magnitudo pari o superiore a 4.0, una quantità superiore alla media per questa classe di grandezza. Dal 1975, infatti, mediamente è stato registrato un sisma di questo tipo all’anno. Il primo terremoto di magnitudo 4.0 dello scorso anno ha interessato l’area attorno al passo della Furka il 1º luglio. È stato percepito soprattutto in direzione nord, fino a Zurigo e Sciaffusa, come testimoniano le oltre 900 segnalazioni pervenute. Per contro il sisma di magnitudo 4.1 occorso il 5 ottobre ad Arolla (VS) è stato segnalato solo da poche persone, provenienti quasi esclusivamente dal Vallese. Questo evento si inserisce in una sequenza sismica nuovamente attiva da settembre 2020. Nella stessa area c’erano state scosse di simile intensità già nel 1996. Ancora attivi – in parte anche con terremoti percettibili – sono stati in Vallese gli sciami sismici di St.Léonard e del Colle del Sanetsch e in Vaud quello di les Diablerets.

Il terzo sisma di magnitudo superiore a 4.0 si è verificato il 25 dicembre nell’Ajoie (JU) ed è stato percepito chiaramente in particolare nel Giura. Isolate segnalazioni sono pervenute anche dall’Altopiano occidentale fino a Losanna, Berna, Lucerna e Zurigo. Al terremoto principale, con una magnitudo pari a 4.1, sono seguite due scosse di assestamento altrettanto nettamente percettibili, di magnitudo pari rispettivamente a 3.5 e 3.2. Mentre il Vallese è già sufficientemente noto come regione sismica, gli eventi nel Giura sottolineano come l’intera Svizzera sia una terra di sismi. Nonostante l’ultimo terremoto di questa magnitudo si sia verificato nell’Ajoie più di 100 anni fa e  tali sismi siano dunque piuttosto rari, non sono niente di inaspettato.

Nella media pluriennale, in Svizzera e nelle zone limitrofe si registrano annualmente 24 eventi con una magnitudo pari o superiore a 2.5. Nel 2021 ce ne sono stati ben 32, ossia un po’ più del solito. La popolazione ha inviato segnalazioni per 52 terremoti; in dieci casi, a trasmettere le proprie osservazioni sono state oltre 100 persone. Le segnalazioni della popolazione più numerose (circa 1100) sono pervenute al SED per i sismi di Berna con magnitudo di 2.8 e 3.2 verificatisi il 3 febbraio e il 15 marzo. Ciò è dovuto soprattutto alla densità di insediamento nelle vicinanze dell’ipocentro. Anche i terremoti all’estero ma vicini ai confini sono importanti per il rischio sismico della Svizzera. Un sisma di magnitudo 4.4 avvenuto il 18 dicembre a Bergamo (Italia) è stato percepito soprattutto in Ticino, ma in parte anche nel Vallese, nei Grigioni e nella Svizzera centrale. Il SED ha ricevuto circa 1000 segnalazioni in merito.

Oltre all’attività sismica naturale, la rete di rilevamento gestita dal SED rileva anche le scosse causate dall’uomo. La maggior parte di queste è dovuta a esplosioni, ma in alcuni casi si tratta anche di terremoti indotti. Per quanto riguarda le loro caratteristiche fisiche, questi ultimi non si distinguono dai sismi naturali. Ciononostante, vi sono segnali affidabili che permettono di stabilire se una scossa è causata o meno dall’uomo: per esempio il luogo preciso nel sottosuolo dove la stessa si verifica, così come la coincidenza spaziale e temporale con le variazioni di tensione di origine antropogenica. Per questo motivo, è importante monitorare questi interventi attraverso una fitta rete di stazioni sismiche.

A tale scopo il SED ha ampliato la propria rete in diverse località svizzere. Attualmente il SED supporta la sorveglianza sismica di cinque progetti di geotermia di profondità in Svizzera, così come del BedrettoLab dell’ETH di Zurigo. Su mandato della Società cooperativa nazionale per lo smaltimento delle scorie radioattive (nagra), il SED gestisce una rete sismica ad alta densità nella Svizzera nord-orientale al fine di comprendere meglio il sottosuolo e l’attività sismica in corrispondenza di possibili ubicazioni di depositi finali. Nel complesso, oltre 200 stazioni in tutta la Svizzera trasmettono continuamente le loro misure al SED e consentono di rilevare sull’intero territorio svizzero tutti terremoti a partire da una magnitudo di 1.5. Questo valore è nettamente inferiore alla soglia di percezione. Nelle zone dove la rete sismica è particolarmente fitta possono inoltre essere registrati anche sismi di intensità molto minore.

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