17/09/2012
Il Servizio Sismologico Svizzero studia in collaborazione con altri due gruppi di ricerca del’ETH di Zurigo il comportamento dinamico del ghiacciaio del Rodano in relazione al suo sistema di drenaggio subglaciale.
I dati, ottenuti con l'aiuto di tecniche di misurazione diverse, contribuiscono a una migliore comprensione degli agenti che modificano un ghiacciaio. Questi includono, ad esempio, i cambiamenti climatici ed il conseguente ritiro dei ghiacciai.
Continua a leggere...Il SED gestisce dal maggio 2012 alcuni sismometri sul ghiacciaio del Rodano (Vallese). I sensori, installati in fori profondi circa 4-5 metri nel ghiaccio, sono parte di una piu’ vasta campagna di misure di terreno condotta dal SED in collaborazione con i glaciologi del VAW (Laboratorio di Idraulica, Idrologia e Glaciologia, ETH di Zurigo) e con il gruppo del EEG (Esplorazione e Geofisica Aambientale). L'installazione ha lo scopo di studiare il comportamento dinamico del ghiacciaio.
Nell’ambito dell'esperimento principale, nel settembre 2012 i glaciologi del VAW approfondiranno i fori fino al letto del ghiacciaio per poi attrezzarli con vari sensori. Il gruppo del EEG eseguirà nel frattempo esperimenti sismici. Inoltre il SED installerà dieci ulteriori sismometri sulla superficie del ghiacciaio. Insieme ai sismometri già esistenti, la nuova rete sismica sarà in grado di registrare sismi nel ghiaccio, i cosiddetti “icequakes” del ghiacciaio. Gli “icequakes” hanno la loro sorgente nel ghiaccio stesso, sono generati ad esempio dall'apertura e chiusura di crepacci, dai movimenti di fluidi e dal flusso del ghiaccio stesso sul letto del ghiacciaio. Tramite la localizzazione degli “icequakes” la determinazione dei loro meccanismi focali, così come in base alla loro evoluzione nello spazio e nel tempo, si potranno acquisire nuove conoscenze sull’interno del ghiacciaio e sulle sue dinamiche di flusso.
Una unica banca dati verrà create con i diversi tipi di misure per il ghiacciaio del Rodano, raccogliendo le misurazioni dei gruppi del VAW e del EEG,. I dati ottenuti aiuteranno a migliorare la nostra comprensione del comportamento dinamico di un ghiacciaio alpino nell'interazione con il sistema di scarichi subglaciali. Anche agenti in mutamento come i cambiamenti climatici e la conseguente contrazione dei ghiacciai potranno così essere esaminati e descritti in maniera più precisa.