18/07/2018

In vacanza in una zona sismica?

Finalmente sono iniziate le lunghe vacanze estive. L’alloggio è stato prenotato, le valigie sono pronte e i controlli di sicurezza all’aeroporto sono stati superati senza problemi. Cosa può ancora andare storto? Molti viaggiatori si preparano scupolosamente ad affrontare i tipici problemi che si possono verificare durante le ferie, come zanzare, furti con destrezza o caldo tropicale. Lo spray contro le zanzare è a portata di mano, l’assicurazione contro i furti è stata stipulata e la camera con aria condizionata prenotata. A chi verrebbe mai in mente di pensare anche a un possibile sisma? Anche se si tratta di un evento che si verifica molto più raramente delle disgrazie citate sopra, potrebbe comunque rovinarci il buon umore che abbiamo in vacanza.

Adottare certe precauzioni è utile anche in caso di terremoto. Prima della partenza, informatevi se la vostra destinazione si trova in una zona soggetta a un particolare rischio sismico (vedere Zone sismiche). Molte delle destinazioni estive più amate dalle cittadine e dai cittadini svizzeri si trovano in Italia, Grecia e Turchia, la cui pericolosità sismica è nettamente maggiore di quella alla quale siamo abituati in Svizzera. Lo stesso vale anche per altre popolari mete come Nuova Zelanda, California o Bali, situate tutte lungo la particolarmente pericolosa «cintura di fuoco» dove ha origine il 90% dei terremoti che si verificano nel mondo. Se avete intenzione di intraprendere un viaggio in una di queste regioni, potrebbe essere utile seguire i seguenti consigli.

Dal momento che i terremoti si verificano senza preavviso, è utile sapere in anticipo cosa fare quando si verifica un simile evento. La raccomandazione generale, in Svizzera e altrove, è di cercare un riparo. Sotto un tavolo stabile o coprendosi la testa con il cuscino se si è a letto. La maggior parte delle lesioni che si verificano durante un terremoto viene provocata da oggetti che cadono, come il contenuto di uno scaffale, parti del soffitto o delle pareti. Chi durante un terremoto corre avanti e indietro in preda al panico aumenta il pericolo di essere colpito da uno di questi oggetti. Senza contare che durante una forte scossa è in genere difficile mantenere l’equilibrio. In una simile situazione si è già contenti di potersi tenere a qualcosa di stabile che offre riparo (come è successo anche al direttore del Servizio sismico, come potete vedere nel seguente numero della trasmissione della SRF Einstein).

Come succede spesso, anche in questo caso ci sono delle eccezioni. Se vi trovate vicino al mare, la migliore opzione è quella di allontanarvi il più possibile per evitare gli effetti di un possibile tsunami. In Alaska applicano una regola empirica per questa situazione: se la scossa è abbastanza forte da farti cadere quasi a terra, corri verso la collina più vicina. Lo stesso vale se vi trovate nelle immediate vicinanze di un’uscita all’aperto. Nel caso vi trovaste già all’esterno, rimanete lì e mantenete una certa distanza dagli edifici. Le raccomandazioni dettagliate su cosa fare in caso di evento si trovano qui. La misura più corretta da prendere in caso di terremoto dipende quindi molto dalle condizioni (caratteristiche del terremoto, tipo di edificio in cui ci si trova ecc.)

Per i sismologi è dunque difficile formulare raccomandazioni generiche senza provocare inutili ansie. La principale protezione contro i terremoti è e rimane l’edilizia antisismica. Persino per una persona esperta è tuttavia difficile valutare con una semplice occhiata se un edificio è sicuro o meno. Questo non può pertanto essere un criterio per la scelta di un alloggio. Spesso vale il seguente principio: più è recente un edificio, più è probabile che sia stato costruito secondo le nuove norme edilizie e che risponda quindi ai criteri antisismici. Eventualmente richiedere  chiarimenti  al proprietario della sistemazione o all’organizzatore del viaggio. 

Non appena le scosse sono terminate, occorre abbandonare gli edifici fortemente danneggiati. Durante questa operazione bisogna fare attenzione all’eventuale caduta di oggetti come tegole o cavi elettrici strappati. Dopo una forte scossa occorre in ogni caso prevedere scosse di assestamento, in parte anche di forte intensità, che possono causare ulteriori danni. Sia sul territorio nazionale che all’estero si consiglia di seguire per principio le istruzioni impartite dalle autorità locali.

Per tutti coloro che desiderano adottare ulteriori misure, nella seguente pagina è disponibile un elenco di cosa si può fare prima di un soggiorno di breve o lunga durata. Tutte le informazioni possono inoltre essere scaricate sotto forma di foglio informativo.

Infine, non dimenticatevi che i terremoti sono sì reali, ma che anche nelle zone sismiche il rischio di subire un danno è estremamente basso. Se viaggiate in California, questa probabilità è di 1 su 1'000'000 all’anno. Nella stessa regione viaggiare in auto è in confronto molto più pericoloso. La probabilità di subire un incidente grave è infatti di 1 su 11'428 circa. In questo senso: se vi preparate bene, le vostre meritate vacanze non verranno rovinate!