15/09/2021
Nei mesi di giugno e agosto 2021, dieci ricercatori del Servizio Sismico Svizzero con sede all’ETH di Zurigo si sono recati in Islanda per condurre due progetti di misurazione sismica. In collaborazione con il Centro di ricerca tedesco per la geoscienza (GFZ) e la società di servizi energetici Reykjavik Energy (divisione ON Power), il team ha messo in opera una rete di 500 nodi sismici nel campo geotermico di Hengill. Si tratta della rete di stazioni di misurazione più estesa e fitta mai installata nel Paese.
Questo intervento in Islanda fa parte di una campagna di misurazione dei fenomeni sismici finanziata dall’UE, nell’ambito di un progetto di sfruttamento dell’energia geotermica in Islanda; tale campagna prende il nome di "DEEPEN" (DErisking Exploration for geothermal Plays in magmatic ENvironments). Come si intuisce dalla sigla del progetto, l’obiettivo è definire l’approccio per ridurre i rischi legati alle esplorazioni sul campo necessarie per lo sfruttamento dell’energia geotermica profonda e migliorare le possibilità di successo delle perforazioni esplorative che ricercano fluidi geotermici nei sistemi magmatici.
Continua a leggere...Per i nodi sismici sono stati utilizzati geofoni da 5 Hz con batteria e digitalizzatore integrati (modello SOLOS fornito dall’Università di Ginevra) e geofoni da 5 Hz con digitalizzatore e batterie esterni (forniti dal Geophysical Instrument Pool del GFZ). I dati raccolti da queste fitte strutture di nodi sismici consentono ai ricercatori di comprendere meglio gli eventi della sottosuperficie. Grazie alle dimensioni contenute di questi nodi, è stato possibile portare a termine la posa nelle prime due settimane di giugno, nonostante il clima avverso, il terreno impervio e le lunghe distanze percorse per raggiungere ognuno dei siti di collocazione.
La rete è stata collocata in modo da fornire informazioni in particolare su due bacini geotermici del Paese, Nesjavellir a nord e Hverahlid a sud, dove si trovano i pozzi più produttivi del campo geotermico. Durante la predisposizione della rete di nodi sismici è stato impiegato un veicolo denominato vibrotruck (fig. 2), che ha attraversato il bacino settentrionale emettendo segnali sorgente. Questo tipo di veicoli viene impiegato infatti durante le esplorazioni sismiche ed è corredato di una piastra vibrante che viene appoggiata sulla superficie del suolo ed emette vibrazioni a bassa frequenza; queste si propagano nel sottosuolo e vengono riflesse dagli strati rocciosi. Le onde sismiche vengono quindi registrate dai geofoni installati e forniscono ulteriori informazioni sulla geologia della sottosuperficie.
Una volta allestita, la rete è stata messa in funzione per due mesi in concomitanza con un’altra rete di rilevazione sismica già in essere, COSEISMIQ, anch’essa gestita dal SED. Nell’agosto 2021 il gruppo di ricerca è ritornato quindi in Islanda per smontare entrambe queste reti. Nelle intenzioni dei ricercatori, queste immagini sismiche ad alta densità consentiranno di conoscere con estrema precisione le condizioni della sottosuperficie.