06/04/2021
Mentre inizia l’estate, si calma il vento e la polvere si posa, la missione InSight della NASA rileva due forti scosse. Dopo un anno marziano (687 giorni terrestri), il Servizio terremoti su Marte guidato dal Politecnico federale di Zurigo e gestito dal gruppo Sismologia e Geodinamica del Servizio Sismico Svizzero è ora più veloce che mai nella caratterizzazione dell’attività sismica sul pianeta rosso.
Dopo diversi mesi di condizioni meteorologiche contraddistinte da vento e tempeste di sabbia, l’atmosfera su Marte si sta nuovamente acquietando e il sismometro sul lander InSight ha incominciato a registrare scosse significative. All’inizio di marzo sono stati osservati due nuovi terremoti di magnitudo 3.3 e 3.1. In 12 ore dall’arrivo dei dati sulla Terra, i ricercatori del Servizio terremoti su Marte del Politecnico federale di Zurigo hanno determinato la posizione, la magnitudo e in un caso persino il meccanismo focale. Questo rapido risultato dimostra come l’intera catena di rilevamento, trasmissione e analisi dei dati allestita dalla missione InSight stia funzionando in modo veloce ed efficiente. Tali eventi di medie dimensioni, registrati a oltre 1200 km di distanza e per giunta a opera di una singola stazione (una stazione simile sulla Terra non li rileverebbe nemmeno), sono sufficienti per confermare la più recente interpretazione geologica della struttura interna e della tettonica superficiale del pianeta rosso, rilevate negli ultimi anni su Marte.
Continua a leggere...Dall’inizio della missione Mars InSight (26 novembre 2018) sono stati osservati più di 500 terremoti su Marte. Con magnitudo comprese tra 1 e 4, si tratta di eventi piuttosto piccoli rispetto ai sismi sulla Terra. Solo poche di queste scosse hanno potuto essere localizzate in maniera affidabile determinando tanto la direzione quanto la distanza dal sismometro. Le scosse piuttosto forti rilevate recentemente hanno interessato le Cerberus Fossae, un lungo complesso di graben situato a circa 1200 km dal punto nell’Elysium Planitia dove è atterrato InSight. La zona presenta un meccanismo estensionale coerente con l’assetto tettonico regionale, che evidenzia come la crosta marziana sia ancora sottoposta a una deformazione attiva.
Nel quadro della missione InSight, i dati registrati su Marte vengono inoltrati alla Terra con trasmissioni regolari, spesso più volte al giorno, tramite il Deep Space Network della NASA. I dati vengono quindi rapidamente compilati e sottoposti a un controllo qualitativo da parte del Jet-Propulsion Laboratory (JPL) negli Stati Uniti e dal Centre national d’études spatiales (CNES) in Francia. A seguire sono trasmessi al Servizio terremoti su Marte del Politecnico federale di Zurigo in Svizzera. Quest’ultimo è responsabile della prima analisi dei dati provenienti da Marte, con l’obiettivo di identificare le scosse e pubblicare periodicamente cataloghi dei terremoti sul pianeta che costituiranno il punto di partenza per ulteriori ricerche scientifiche. Questa collaborazione nei servizi a terra coinvolge sismologi in servizio presso il Politecnico federale di Zurigo, l’Institut de physique du globe (IPGP) di Parigi, l’università di Bristol e l’Imperial College di Londra. All’inizio della missione, i dati registrati su Marte erano pieni di sorprese e risultavano difficili da decifrare. Dopo un intero anno di elaborazioni dei dati sismici marziani, il Servizio terremoti su Marte è ora in grado di caratterizzare in modo esauriente i segnali solo poche ore dopo il loro rilevamento. Si tratta di prestazioni equiparabili a quelle raggiunte dalle moderne reti sismiche sulla Terra.
Riconoscendo il successo della missione InSight, la NASA ne ha approvato il prolungamento per un secondo anno marziano. Sfortunatamente, la polvere rossa che contraddistingue tutte le foto di Marte si sta anche accumulando sui pannelli fotovoltaici di InSight, riducendo la produzione di energia degli stessi e sollevando qualche preoccupazione sull’operatività a lungo termine della missione.
Maggiori informazioni sulla missione InSight della NASA sono disponibili sul sito www.insight.ethz.ch oppure alla pagina www.mars.nasa.gov/insight/
Per accedere al comunicato stampa congiunto sul recente terremoto su Marte.