04/10/2017

Sulle tracce del pericolo di tsunami in Svizzera

Gli tsunami non si verificano solo nei mari. In rari casi, anche nei laghi (svizzeri) possono formarsi onde anomale. Resoconti storici e ricerche sui sedimenti lacustri confermano che nel 1601 un’onda anomala alta sino a 8 metri ha attraversato il lago dei Quattro Cantoni, causando numerose inondazioni. Il fattore scatenante è stato un terremoto di magnitudo 5.9 nel Cantone di Nidvaldo, le cui scosse hanno causato diverse frane sottomarine nel lago dei Quattro Cantoni così come una frana sul Bürgenstock: la combinazione di questi eventi ha provocato lo tsunami. Ulteriori tsunami sono stato documentati sul lago Lemano, sul lago di Brienz e sul lago di Lauerz.

Un progetto di ricerca recentemente autorizzato dal Fondo nazionale svizzero si pone come obiettivo quello di stabilire quali pericoli derivino da questi rari eventi, cosa sia necessario per provocare uno tsunami in un lago, con quale frequenza si siano verificati sino ad oggi e quali effetti esercitino. Nell’ambito di questo progetto, i ricercatori del Politecnico federale di Zurigo, dell’Università di Berna e del Center for Marine Environmental Sciences MARUM di Brema prevedono, tra le altre cose, di sistemare nove sismometri oceanici sul fondo del lago dei Quattro Cantoni. Essi rappresentano il nucleo centrale che permetterà una misura sismica e geotecnica dei sedimenti. Le relative domande di autorizzazione sono già state presentate ai Cantoni di Lucerna, Nidvaldo e Svitto. La scelta è caduta sul lago dei Quattro Cantoni perché da un lato si trova in una zona con una pericolosità sismica relativamente alta e, dall’altro, perché conosciamo molto bene il fondo lacustre grazie ai progetti di ricerca precedenti.

Si prevede di sistemare gli strumenti di misura nel corso di 22 mesi in diversi siti del lago. Usati in combinazione con i risultati di altre misure, i dati sismici che verranno raccolti con l’aiuto di questi strumenti serviranno per caratterizzare la struttura interna delle instabilità dei pendii, comprendere meglio i meccanismi delle frane e modellare la formazione e la propagazione delle onde di tsunami. Sino ad oggi, una ricerca così ampia dei processi che si svolgono nelle profondità dei laghi è unica nel suo genere per la Svizzera e il suoi risultati saranno utili per comprendere meglio questi processi. Il costo totale del progetto ammonta a 2 milioni di franchi, la maggior parte dei quali verranno impiegati per svolgere le complesse misurazioni.