I terremoti in Europa sono essenzialmente il risultato di uno stress sulla crosta terrestre. Per i sismi di origine naturale, la fonte di tale stress è la tettonica delle placche. La placca eurasiatica, che comprende gran parte del continente europeo e di quello asiatico, si muove rispetto alle principali placche confinanti a sud (placca africana), sudest (microplacca anatolica) e ovest (placca nordamericana). Si riscontra inoltre un gran numero di microplacche fra l’Europa e l’Africa. Queste ultime rendono particolarmente complesso il quadro tettonico attorno al Mediterraneo e fino alla regione alpina. A causa di tali microplacche, in Europa i terremoti avvengono su un’area molto vasta, e non solo in una zona ben definita.

La Grecia e la Turchia condividono il rischio sismico più elevato nella regione europea.

Queste sono le sei principali zone sismiche in Europa:

  • Grecia (placca africana)
  • Turchia (microplacca anatolica)
  • Islanda (placca nordamericana)
  • Italia, Svizzera, Austria, Slovenia, Germania e Francia (microplacca adriatica)
  • Ungheria, Slovacchia, Ucraina e gran parte della penisola balcanica (pianura pannonica e montagne circostanti)
  • Spagna e Portogallo (microplacca iberica)

Per saperne di più

Spiegazione dettagliata delle sei principali zone sismiche in Europa

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