Per scoprire quando e dove di preciso si è verificato un terremoto, normalmente sono necessari i dati di diverse stazioni sismiche. Per questo motivo, oltre 100 stazioni di misurazione installate e gestite dal Servizio Sismico Svizzero (SED) controllano costantemente l’attività sismica in Svizzera e nei paesi limitrofi. Le loro registrazioni vengono raccolte praticamente in tempo reale nel centro dati del SED a Zurigo e analizzate in modo automatico. Non appena almeno sei stazioni registrano i dati di possibili onde sismiche, il sistema cerca di localizzare, partendo dall’ora di arrivo dei segnali, il punto di origine (vedere la domanda “Cos’è un ipocentro?”, “Cos’è un epicentro?”) e l’ora del terremoto.

In questo caso è importante che le stazioni di misurazione situate nelle vicinanze del punto di origine registrino le onde sismiche prima di quelle situate più lontano. I terremoti producono inoltre diversi tipi di onde che si propagano con differenti velocità nel sottosuolo e sulla superficie terrestre (vedere la domanda “Cosa sono le onde P, S, di Love e di Rayleigh?”). Sulla base di queste differenze di orario e con l’aiuto di un modello di velocità speciale per la Svizzera (nelle rocce compatte delle Alpi e nelle profondità dell’Altopiano le onde sismiche sono più veloci rispetto ai bacini sedimentari dell’Altopiano), è possibile determinare con molta precisione il momento e il punto di origine di un terremoto. In aggiunta, ogni terremoto viene analizzato e rilocalizzato manualmente dal servizio di reperibilità del SED, che tiene conto delle ulteriori caratteristiche delle varie onde sismiche.