Apparecchi del sismometro riportati in superficie
Il sismometro si trova nel ghiaccio, in un buco di neve. I restanti apparecchi per il rilevamento dei dati e l’erogazione di corrente vengono collocati sulla superficie nevosa per permettere alla batteria di ricaricarsi grazie al pannello solare e in modo da non dover dissotterrare le scatole fino alla calotta del ghiacciaio alla prossima occasione.
Crepacci sulla calotta di ghiaccio nelle vicinanze di Ilulissat nella Groenlandia occidentale (agosto 2011).
Forma d’onda di un sisma nel ghiaccio formatosi a causa dell’eccessiva apertura e chiusura dei crepacci.
Forma d’onda formatasi in seguito al distacco di ghiaccio (con caduta nel mare) del Jakobshavn Isbræ, un ghiacciaio della calotta di ghiaccio groenlandese. La forma d’onda è stata rilevata a una distanza di circa 30 chilometri dal fronte di distacco da sismometri collocati sul ghiaccio.
Iceberg galleggiante nel fiordo nelle vicinanze della stazione KULLO e del villaggio Kullorsuaq, nella parte nord-orientale della Groenlandia. A Kullorsuaq vivono circa 400 inuit. Il villaggio fa parte delle aree abitate più settentrionali del mondo (74° N).
Forma d’onda di un sisma nel ghiaccio originatosi a circa 600 metri sotto la superficie del ghiaccio nell’area di confine tra ghiaccio e letto del ghiacciaio. Il secondo episodio dopo circa i 2/3 del segnale, di minore intensità, appartiene al medesimo sisma nel ghiaccio (onda S).
Forma d’onda di un sisma nel ghiaccio originatosi a circa 100 metri sotto la superficie del ghiaccio.
Lo schema disegnato da questa forma d’onda si definisce tremor. Il dato rilevato illustra l’arco di tempo di otto ore durante il quale il tremor è stato sollecitato. Si pensa che l’origine di questo tremor sia attribuibile a un mulinello e che molto probabilmente dipenda dalla geometria dei canali sotterranei e dall’affluire dell’acqua.
Preparazione del sismometro all’inverno
La lunga stanga permette di localizzare la stazione sotto diversi metri di coltre nevosa (ottobre 2012).
Sismometro collocato nel ghiaccio
Sismometro installato in un foro nel ghiaccio sul ghiacciaio continentale groenlandese (agosto 2011). I sismometri vengono coperti con un telo isolante. Il telo riduce lo scioglimento del ghiaccio e fa sì che il sismometro resti stabile e diritto più a lungo. L’effetto è chiaramente visibile dalla tavola di ghiaccio formatasi attorno al sismometro.
Manutenzione di una stazione sismica
A causa dello scioglimento dei ghiacci, i sismometri devono essere riposizionati quasi ogni giorno; a questo scopo il sottosuolo viene lavorato con una piccozza. In primo piano si vede il sismometro, che verrà poi nuovamente collocato nel foro.
Installazione del sismometro in un pozzo di trivellazione
Installazione di un sismometro in un pozzo di trivellazione nel ghiacciaio del Rodano (maggio 2012). Sullo sfondo si intravedono lo strumento per il salvataggio dei dati (apparecchio verde nella scatola arancione) e il retro del pannello solare per l’erogazione di corrente.