Il pianeta Terra è un sistema dinamico mosso continuamente da movimenti di piccole e grandi dimensioni. Questi movimenti si producono nel giro di una manciata di secondi oppure anche per milioni di anni. E se noi potessimo sentirli? È esattamente quello che ci permettono di fare Wolfgang Loos (compositore e tecnico del suono di Berlino) e Frank Scherbaum (professore di geofisica all’università di Potsdam): per lunghe notti, all’interno di uno studio di registrazione, hanno trasformato i dati sismici di terremoti e vulcani nella sinfonia “Inner Earth”.
Leggete cosa dicono Loos e Scherbaum sulla loro sinfonia e su come è stata creata (estratto di una trasmissione di Radio SRF 2 Kultur, traduzione di alcuni estratti realizzata dal SED).
Frank Scherbaum:
La Terra è in continuo movimento. Questi movimenti avvengono lungo un arco temporale e non sempre siamo in grado di percepirli. La Terra dà origine alle montagne lungo un arco temporale di milioni di anni, mentre le vibrazioni costanti dovute al vento e al traffico si verificano in pochi secondi. La Terra non è silenziosa, ma in continuo movimento. [...] Tutto ciò che vibra produce dei suoni.
Wolfgang Loos:
All’inizio i risultati erano completamente deludenti. Quando trasformavamo questi dati per renderli percepibili all’udito, questi stridevano o facevano un breve «plopp», un breve rumore. Insomma, assolutamente niente di interessante. [...] Ma durante i lavori successivi ho trovato delle melodie, delle onde ampie e lunghe. Infatti, queste misurazioni sismiche perduravano per giornate, settimane e mesi interi. Se le trasformo per renderle più brevi e percepibili all’udito, ho un materiale della durata di 10, 20 o 30 secondi. E in questo caso è possibile ascoltare le strutture cercate: ma non si sente solamente un suono armonico regolare, bensì anche delle variazioni interessanti. Impossibile riprodurli con un sintetizzatore.